Condividiamo un breve pensiero di Hillman sul Male, permettendoci prima una breve riflessione astrologica.
Il male, in astrologia contemporanea è incarnato principalmente da Plutone, planetoide osservato per la prima volta nel 1930, il quale dalla sua scoperta, si è appropriato ed ha assorbito parte dei significati più bassi1 dei due malefici classici Marte e Saturno, risuonandone la funesta grancassa all’ottava frequenza.
Il Governatore moderno dello Scorpione si tinge quindi di due colori, del rosso sanguinario di Marte (con il quale condivide la reggenza del Segno), e del lugubre e funereo nero di Saturno, i quali colori sono naturalmente attribuiti all’ottavo segno zodiacale, e che hanno tinto il secolo passato in maniera pervicacemente dolorosa. Mi riferisco principalmente alle ideopatie, queste patologie scaturite dall’estremizzazione psicoide del pensiero collettivo.
Il ‘900 è stato il secolo delle ideopatie e da queste è stato così profondamente intossicato che non siamo riusciti ancora ad estirpare questo disgraziato male collettivo. Entrambe le ideopatie, la rossa e la nera2, hanno trovato propulsione in prossimità della scoperta del planetoide. Plutone ricopriva un ruolo chiave durante la Seconda Guerra Mondiale, così come pure ai giorni nostri (oggi 2022)3, essendo nel cielo il pianeta più alto4, e trovandosi all’esatto diametro della sua posizione del 1938-39, anni che segnarono l’inizio della guerra.
È necessario puntualizzare che il Comunismo in quanto pura ideologia, sia cronologicamente (e quindi astrologicamente) corrispondente a Nettuno, (come anche insegna Barbault), il pianeta del puro idealismo, osservato per la prima volta al telescopio nel 1846, nell’esatto momento in cui Marx scriveva il suo Manifesto del Partito Comunista, pubblicato per la prima volta nel 1848. L’applicazione strutturale di questo pensiero, il comunismo, nel quadro della Rivoluzione Sovietica, ne ha ricollocato la funzione storica, posizionandolo in un contesto puramente plutonico e dittatoriale.
Essendo stato scoperto dopo Urano – il pianeta che segna la nascita del collettivismo5 – Nettuno si conforma in qualche modo al suo stesso contenitore simbolico e vi è compreso. Se quindi Urano è Ideologia, Nettuno è Idealismo e Plutone è Ideopatia.
Plutone è sotterraneo, vive nel regno di Ade, l’oltretomba dei greci, ha stretta attinenza col petrolio, energia che ha segnato il secolo passato e che altro non è che liquame nero e putrescente derivato dalla decomposizione (parola chiave plutonica) di materiale organico6. Il Novecento ha attinto la propria energia dal sotterraneo; si è letteralmente e in ogni forma abbeverato alle fonti ctonie di Ade.
Tra i suoi significati tradizionali, Plutone incorpora quelli di guerra, bomba atomica, inquinamento, intossicazione, infezione, epidemia, veleno, omicidio, mafia, servizi segreti, controllo capillare compulsivo7, dittatura, il diavolo, la morte (e rinascita) ed in estrema sintesi il male, il suo contenitore simbolico preferenziale. Ovviamente queste sono le attribuzioni puramente negative associate al piccolo Pluto, ma la mia personale esperienza astrologica riguardo all’individuo è che questi, a differenza delle masse, è in grado di elaborare in termini evolutivi, e quindi positivi, qualsiasi aspetto della propria condizione celeste, fosse pure il più dissonante, ed in questo sta probabilmente uno dei significati più profondi del concetto di libero arbitrio. (Fu Jung, mi pare, a dire che “il libero arbitrio consiste nel fare bene quello che dobbiamo fare”). Al contrario, questi stessi aspetti dissonanti, qualora vengano a manifestarsi nel collettivo, assumono sempre connotazioni profondamente deflagranti. Un aspetto particolarmente duro, in un cielo genetliaco (individuale) può essere perfettamente integrato ed elaborato nella vita del singolo in maniera evolutiva, mentre lo stesso aspetto, in un cielo mondiale (collettivo), si esprime sempre in termini negativi. Operando un divertente e forzatissimo parallelismo simbolico con il mondo della Fisica, si potrebbe quasi affermare che le masse soggiacciano alle regole della fisica classica – la fisica dell’infinitamente grande – mentre il singolo si comporti secondo regimi di ordine quantistico – la fisica dell’infinitamente piccolo – (e in questo sottostà al principio della sovrapposizione di stati). È materiale su cui riflettere, e mi riprometto di tornare su questo argomento.
Nel suo “Il codice dell’Anima” Hillman dedica un intero capitolo al Cattivo Seme. Riportiamo di seguito un brevissimo estratto.

«8Ogni giorno, multinazionali e apparati statali senza volto prendono decisioni che sconvolgono intere collettività, rovinano centinaia di famiglie e distruggono la natura. Ci sono psicopatici che si accaparrano il favore delle folle e vincono le elezioni. Lo schermo del televisore, con la sua camaleontica versatilità nel mostrare qualsiasi cosa faccia audience, favorisce il distanziamento, l’indifferenza e il fascino di facciata, e altrettanto fanno i luccicanti e ben oliati meccanismi del successo propri della struttura politica, giuridica, religiosa e finanziaria. Chiunque salga in alto in un mondo che venera il successo dovrebbe riuscire sospetto, perché questa è l’età della psicopatia. Oggi lo psicopatico non si aggira furtivo come un topo di fogna nei vicoli bui, come nei film di gangsters degli anni Trenta, ma sfila nelle macchine blindate durante le visite di Stato, amministra intere nazioni, invia rappresentanti alle Nazioni Unite. Hitler, in un certo senso, è vecchio stile e potrebbe distoglierci dal vedere in trasparenza la maschera che il demoniaco indossa oggi, e indosserà domani. Il demoniaco, che è fuori dal tempo, tuttavia entra nel mondo travestito da contemporaneo, vestito per uccidere9.
Vedendo come il potere fascinatorio di Hitler, emanante da un unico seme, abbia incantato milioni di persone in una demonizzazione collettiva, potremo forse capire meglio in che modo assassini psicopatici […] abbiano potuto incantare una lunga serie di vittime arrendevoli. Forse il vero mistero non è tanto il male, ma l’innocenza»10.
Nello Rubino
1Si utilizza questo termine in sintonia con la natura sotterranea e quindi bassa della figura di Plutone-Ade nel mito.
2La Rivoluzione di Ottobre nel 1917-18; nel 1921 nasce il Partito Comunista d’Italia; la nascita del Partito Fascista nel 1921; il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, fondato nel 1920.
3Plutone in questi anni si trova presso la fine del Capricorno, mentre negli anni immediatamente precedenti la Seconda Guerra Mondiale si trovava all’esatto diametro presso la fine del Cancro. All’ingresso di Plutone nel Leone scoppiò la guerra e – facendo i debiti scongiuri – ci si potrebbe attendere qualcosa di analogo al suo ingresso in Aquario, segno diametralmente opposto e quindi dialetticamente corrispondente. Anche in questo caso mi riprometto un approfondimento.
4Plutone in questa sua fase sta finendo di attraversare il Capricorno, il segno più meridionale e quindi più alto nel cerchio zodiacale.
5Destra e Sinistra, nella loro accezione politica, sono termini coniati al tempo della Rivoluzione Francese, evento concomitante alla scoperta di Urano, la prima riconducibile al 1789 e la seconda al 1781, appena prima, e giusto il tempo di preparare il necessario terreno tellurico e rivoluzionario.
6«Si trova in enormi giacimenti presenti nel sottosuolo e deriva dalla decomposizione, avvenuta nel corso di milioni di anni, di organismi marini e sostanze organiche intrappolate nei sedimenti.» – https://centrostudinaturalistici.com/2020/07/02/petrolio-origine-e-composizione/
7In contrapposizione dialettica con l’autocontrollo scorpionico, e conforme alle modalità espressive delle più efferate dittature del ventesimo secolo, vedi Gestapo, Stasi, Kgb eccetera, per arrivare fino all’evoluzione informatica del controllo di massa dei nostri giorni, della quale la Cina comunista si fa cavallo da traino.
8James Hillman – Il codice dell’anima – Adelphi – 1997 – Milano – p. 269.
9“Vestito per uccidere”, dressed to kill, è una forma inglese per indicare qualcuno abbigliato in maniera straordinariamente elegante e sensuale.
10James Hillman – Il codice dell’anima – Adelphi – 1997 – Milano – p. 270.
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