GLI ELEMENTI E LA ROTTA DELLO SPIRITO
Proviamo a questo punto a trarre delle brevi considerazioni di carattere speculativo su ognuno di questi quattro elementi, partendo dal primo, l’elemento Fuoco e procedendo nel senso antiorario del percorso zodiacale, analogo al cammino del Sole, della Luna e dei pianeti, lungo la fascia dell’Eclittica che, come una pista, abbraccia e circonda noi e la volta celeste1.
Procediamo:
Il primo Elemento che incontriamo nel nostro cammino è il Fuoco, ed esso è designato graficamente da un triangolo equilatero con la punta rivolta verso l’alto.
Al Principio, lo Spirito Creativo, nella sua condizione più pura, identificato astrologicamente nel primo segno zodiacale, in corrispondenza del Solstizio di Primavera, ed astrologicamente, al cosiddetto Punto Gamma o 0° Ariete2, seguendo un percorso attraverso Segni del Cerchio Zodiacale, secondo il loro verso3, che è quello tracciato dall’Ascendente e dai pianeti nel loro percorso quotidiano, giungiamo al successivo Segno Cardinale, il Cancro, riferito all’elemento Acqua.
La potenza fecondante e generativa espressa dal Fuoco primario trova protezione e memoria, caratteristiche primarie dell’Elemento Acqua, e principalmente del segno del Cancro che ne è il Cardinale e che è rappresentato graficamente da un triangolo equilatero con la punta rivolta verso il basso.
In questo punto zodiacale ed in questo stadio animico, nell’elemento Acqua, si manifesta la chimica della Creazione, e non per niente in questo segno per gli Antichi è situato l’Ascendente del Mondo. Nell’Acqua nasce la vita, ed in essa prolifica, perché l’Acqua è proliferazione.
Da qui, il movimento procede verso il punto ad ovest del cielo, l’Equinozio d’Autunno, dove troviamo l’elemento Aria, il primo Sottoelemento4.
La rappresentazione grafica di sottoelemento risulta evidente e trova giustificazione nel glifo alchemico che lo designa, quello stesso triangolo equilatero che identifica l’elemento Fuoco, ma ora con un taglio in testa.
Le caratteristiche “polari” di Aria sono difatti analoghe a quelle di Fuoco, del quale il primo è il sottoelemento: Aria difatti, al pari di Fuoco, condivide il ruolo attivo ed elettrico, manifestando reciprocamente amicizia. Fuoco ed Aria sono elementi tra loro amici.
In Aria, nel segno equinoziale di Bilancia, prendono forma le idee e le loro espressioni archetipali che sono i Simboli.
Il regno del pensiero puro stabilisce in questa sede i suoi confini, che si estendono ora fin oltre ai limiti dell’Universo. Aria è l’unico elemento che non necessita di contenitore, ed anzi, che lo trascende, o meglio, e come tra un attimo vedremo, che lo anticipa… siamo nei rarefatti territori dell’astrazione per la quale l’idea concettualizza la materia, come l’immaginazione anticipa la forma prima di trasporla in oggetto o in fatto (materia e forma, oggetto e fatto, sono parole chiave del prossimo segno Cardinale, il Capricorno, la Terra). Si tratta del potere magico e creativo della fantasia. Dell’afflato. Del soffio magico che sveglia la creatura inanimata che incontrerà nel segno della Capra Pesce5. L’Argilla (Terra) necessita del Soffio (Aria) per animarsi.
Dal punto di vista del “Calendario Astrologico” ci troviamo al settimo mese. Bilancia è analogo al numero 7.
Procedendo ulteriormente, ci portiamo al Solstizio d’Inverno, il Sud Celeste, o Mezzogiorno, dove incontriamo il segno del Capricorno, che presiede all’Elemento Terra, il secondo “sottoelemento”, relativo all’Elemento Primario Acqua, ed identificato graficamente da un triangolo equilatero con la punta rivolta verso il basso.
In esso, si genera la struttura, l’impalcatura ingegneristica che si calcifica nell’armatura della colonna vertebrale, come un trabattello dal cui centro dipartono i ponteggi muratori della struttura ossea, ed in esso la materia viene finalmente a formarsi, a condensarsi, a costruirsi. Terra (e Capricorno più di tutti essendone Cardinale), costruisce. Tra gli elementi della Tavola Periodica corrisponde al carbonio (C) dal quale proviene la materia, e quindi, nel suo significato più “spesso”, la stessa la Vita, e tra i cristalli corrisponde al diamante , che altro non è che puro carbonio.
Tutte le qualità degli Elementi precedenti, in questo punto, finalmente, trovano “corpo”. l’Anima trova il suo “contenitore” dopo averlo formato nelle tre tappe precedenti.
È notevole, non meno che emozionante, che questo punto zodiacale, corrisponda esattamente al compiersi del nono mese astrologico, ovvero, al tempo di gestazione dell’essere umano, e che trovi perfetta corrispondenza con la data del “Natale”, festività religiosa o spirituale che, in tutte le culture da noi conosciute, fa nascere gli Dei6.
Difatti, a partire da 0° Ariete, l’inizio del Calendario Astrologico, si debbono contare esattamente 270° Gradi, quindi approssimativamente 270 giorni, per raggiungere il 1° Grado del Capricorno, corrispondente al Solstizio d’Inverno, e allora:
30 x 9 = 270
Quale prezioso messaggio ci è stato trasmesso dalla saggezza degli antichi! Per questa analogia importantissima, ogni nascita è un Natale, ed in questo risiede il significato del “Dio figlio dell’Uomo”: ognuno di noi lo è, e questa verità concettuale travalica ogni credo religioso o ideologico. Non è indispensabile abbracciare alcuna fede per sapere intimamente di essere parte della divinità, e quindi di compartecipare attivamente e creativamente all’immenso gioco della Creazione: “Voi siete Dei”. Quanto bello sarebbe se ce lo ricordassimo veramente!
Orbene, questa quadripartizione, espressa in Assi, determina – per la naturale antinomia dialettica propria del linguaggio astrologico – due esatte coppie di contrari complementari: al diametro orizzontale – e da Oriente ad Occidente come è conforme che sia – troviamo Spirito e Coscienza (Ariete e Bilancia, Fuoco ed Aria), ed al diametro verticale – dal basso verso l’alto, come è altrettanto conforme che sia – troviamo Anima e Corpo (Cancro e Capricorno, Acqua e Terra)7. Non deve sorprenderci, su questo piano dimensionale, di trovare il Corpo (Terra) in alto e l’(Anima) in basso, poiché questo dominio dell’uno sull’altra è lo scopo principale di questo passaggio metempsichico. Nella fase dell’incarnazione, Anima è costretta a fare Saturnina (🜃♑)8 esperienza della dura materia. Approfondire parlando di Demiurgo o di Re del Mondo sarebbe sicuramente puntuale ma uscirebbe dallo scopo del nostro lavoro e ci riserviamo pertanto di farlo a parte.
Essendo quindi il Cielo speculo perfetto della Terra, ribaltando il Cerchio della Volta Celeste, ritroviamo le corrette direzioni, perché nel mondo della differenziazione, ogni cosa è illusoria e per esistere deve per forza essere specchio di un’altra. «È impossibile comprendere una cosa tranne che dal suo opposto»9, scrisse il Ramchal10. Nella dimensione del duale, la materia è enantiodromica, ed ogni cosa esiste per il suo contrario, come il Sole e la Luna ogni giorno ed ogni notte ci ricordano.
Tali coppie di archetipi (Corpo – Anima e Spirito – Coscienza), danno vita quindi ad un intreccio di interscambi dialettici, che fattosi lessico, riesce a creare e a farsi narratore o poeta di quel linguaggio preciso scritto in Cielo, il quale corrisponde ad un analogo linguaggio preciso scritto in Terra, perché deriva dalla stessa Matrice e con essa condivide lo stesso Seme. “Ciò che è in Cielo è uguale a ciò che è in Terra, per operare il miracolo della Cosa Unica”11.
Inoltre, in questo schema, troviamo parti eternali, ossia Spirito ed Anima, abbinate agli Elementi Primari, Fuoco ed Acqua, e ciò che invece è perituro e caduco, ovvero coscienza e corpo, abbinato a quelli che noi definiamo Sottoelementi o Elementi Secondari o derivati. Attraverso questa cruciforme binomia troviamo evidenza dei significati occulti tra le parti per così dire sottili (Spirito ed Anima) e quelle spesse (Corpo e Coscienza), dove la Coscienza è la maschera indossata dallo Spirito allo scopo di operare la differenziazione necessaria a questa fase di esperienza nel duale che chiamiamo incarnazione. Disse il grande Al-Biruni12: «Si dice che l’anima sia come l’acqua piovana che cade dal cielo, sempre la stessa, sempre della stessa natura»13. Anima è quindi Una ed infinita, un unico Liquido (Acqua), o una unica Fiamma (Fuoco) che di volta in volta va a riempire infinite bottiglie, ognuna delle quali è inesorabilmente destinata a svuotarsi alla Sorgente Primaria dove tutto confluisce e dalla quale tutto departe. Anima non si può quantificare perché è Uno. Tutti siamo Uno. È solo la coscienza che individualizza l’esperienza, e per questo la Coscienza è impermanente, moritura. Per questo, e mai come in questo momento è bene ribadirlo, “ama il prossimo tuo come te stesso”: perché effettivamente lo è.
Coscienza e Corpo sono quindi strumenti provvisori ed impermanenti al servizio dell’Uno che necessita di essi per differenziarsi al fine di assumere una identità per così personalizzarsi, e possiamo quindi affermare, con una suggestiva metafora ‘marineraresca’, che la coscienza è la bussola dello Spirito ed il corpo, il vascello dell’Anima.
Nello Rubino
1Il termine pianeta deriva dal greco “planetes asteres”, stelle vagabonde.
2Questo è il Punto Gamma, detto anche Punto Vernale, la cui lettera greca ricorda il glifo del segno.
3Antiorario.
4Il concetto di “sottoelemento” nasce dall’idea che la vita nelle sue qualità più profonde ed essenziali, scaturisca dagli Elementi che io definisco “Primari” e che sono Fuoco, dal quale scaturisce la vita dello “Spirito”, ed Acqua, dal quale scaturisce la vita della “Materia”, manifestata per mezzo della proliferazione chimica. Il “Divino” procede dal Fuoco, e la vita biologica procede dall’Acqua. Mi riservo di approfondire a parte.
5La Capra-Pesce sarebbe l’animale rappresentato nel simbolo del Capricorno.
6Horus ed Osiride in Egitto; Quetzalcoatl in Messico; Orfeo, Bacco, Ercole e Adone in Grecia; Budda e Krishna, in India; Mitra in Persia; Tammuz a Babilonia ecc.
7 Prendiamo a convenzione questi termini per continuare ad usare una sintesi di linguaggio che abbia un qualche valore archetipico e per questo universale.
8Saturnina e quindi attinente all’Elemento Terra e di conseguenza al Segno Tropico del Capricorno, segno Cardinale di Terra.
9 Rav Moshe Chaim Luzzatto – 138 aperture di Saggezza.
10 Rav Moshe Chaim Luzzatto – Padova 1707, Acri 1746 – rabbino, filosofo e cabbalista.
11Tavola Smeraldina di Ermete Trismegisto.
12Abu Arrayhan Muhammad ibn Ahmad al-Biruni (973 – 1048), persiano, fu matematico, scienziato, filosofo, astronomo ed astrologo. Una delle menti più importanti del suo tempo.
13Al-Biruni – Gli Astri, il Tempo, il Mondo – Xenia Edizioni – p.54.
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