LA COMETA DEL DIAVOLO E LA CAMPAGNA DI RUSSIA DI NAPOLEONE
Riappare in questi giorni nei nostri cieli la cometa 12/p che fu scoperta in concomitanza con la campagna di Russia di Napoleone.
Ritorno brevemente sul massacro del Crocus del 22 marzo, che concomita con un altro importante evento astronomico, il ritorno della cometa 12/P Pons-Brooks che si mostra visibile a occhio nudo per la prima volta il 19 marzo, con una magnitudine di +6, alla declinazione di 29°47’ Nord e al 29° grado dell’Ariete nella costellazione dei Pesci, e che il 22 marzo al momento del massacro si trovava in ingresso in Toro.
Sulle comete ricorriamo a Tolomeo, al Tetrabiblos 2-10:
«Per giungere alla predizione degli avvenimenti futuri dovremo osservare poi anche le comete, sia quelle che giungono durante le eclissi, che quelle che arrivano invece durante qualsiasi altro periodo, quali sono quelle dette, otri, botti, trombe od anche altre di tal genere poiché esse generano degli effetti simili a quelli di Marte o Mercurio, e cioè le guerre, i grandi caldi, i moti impetuosi, insomma tutte quelle cose da cui tali comete sono generalmente seguite. Inoltre, tanto le parti dello Zodiaco dalle quali esse provengono che l’inclinazione della loro chioma, mostrano quali luoghi siano minacciati ed in quali svilupperanno il loro effetti. Dal colore e dalla forma della cometa si conosceranno poi la specie ed il genere della cosa sulla quale devono capitare gli effetti.»
Ecco che in questo caso abbiamo una cometa a botte, e presenta una doppia coda, o “i corni” che le fanno guadagnare l’appellativo di Devil Comet, o Cometa Diavolo. Una delle sue caratteristiche sono le frequenti esplosioni, per le quali di volta in volta acquista magnitudine, l’ultima delle quali il 20 luglio 2023. la doppia coda è blu, il che la riconduce a Giove, e quindi con Tolomeo diciamo che le caratteristiche di questa cometa potrebbero avere la natura di Marte e di Giove, e che per sua natura potrebbe avere natura tellurica o esplosiva.
La sua scoperta ufficiale risale al 1812 a Marsiglia da parte di Jean Louis Pons il 21 luglio, e soltanto il 14 giugno Napoleone inizia la sua campagna di Russia e tutti sappiamo come andò a finire. Ecco che questo evento così esatto ed attinente la coinvolge nella narrazione contemporanea e quindi ne terremo conto astrologicamente.
I suoi ritorni hanno frequenza di circa 72 anni, ed è stata “riscoperta” nel 1883, dove ha raggiunto la sua massima luminosità all’inizio di gennaio 1884 raggiungendo magnitudine +3. E il 4 gennaio di questo anno viene fondata la Fabian Society, il piede di porco del transumanesimo, dell’eugenetica e di tutta una serie di manipolazioni sociali che sono a tutt’oggi di straordinaria attualità.
I Pesci secondo la Tradizione sono la Russia, e la cometa appare esattamente tra l’occhio e la bocca del pesce della Costellazione omonima, ed effettivamente, in linea con quanto afferma Tolomeo, si produce in concomitanza con due eclissi, oltre che con l’equinozio di primavera.
E quindi procediamo in sequenza. Il primo evento è l’ingresso del Sole in Ariete, la carta di Equinozio di Primavera che ha pure valore complessivo di carta annuale. Qui troviamo la 12p al 29° Ariete, segno associato alla guerra sia per segno che per elemento.
La prima eclissi è la “penumbrale” lunare del 25 marzo, che interessa le zone che coinvolgono appunto la Russia. In questo momento la nostra cometa viene a trovarsi sul 3° grado Toro, tra la parte centrale del pesce e la punta del triangolo, poco sopra il parco di corna della costellazione di Aries. La penumbrale del 25 marzo coinvolge in effetti le aree che vanno dall’est europeo, comprendendo tutta la Russia e la Cina fino a lambire il Giappone. Insomma, le zone calde di questo particolare e burrascoso momento storico. Quante piccole grandi coincidenze. Procediamo.
L’evento successivo interessato è l’eclissi solare totale dell’8 aprile del 2024, che interessa le zone del Messico, altra area calda su un diverso fronte e che sarebbe buona cosa tenere d’occhio. Anche sul versante USA potremmo aspettarci qualsiasi cosa, e a novembre ci saranno le presidenziali, quindi davvero tutto è possibile. Approfondirò a breve a parte. Per adesso concentriamoci su questa cometa, che troviamo a questo punto sul 14° grado Toro, dove sta per raggiungere l’imminente congiunzione Giove Urano che, non dimentichiamolo, andrà a prodursi sul grado esatto del Sole di Israele. Ci troviamo in una fase estremamente delicata, perché solo due giorni dopo, il 10 aprile, si perfeziona la temuta congiunzione biennale Marte Saturno, che vedrà coinvolta la Luna, nello stellium con Giove e Urano la signora degli accadimenti, e ci sarà da stare in campana in quei giorni. La 12p si trova sul 16° grado del Toro, quindi partecipa direttamente allo stellium Giove Luna Urano, e raggiunge la congiunzione tra il 16 e il 17 aprile su quel grado che come abbiamo appena detto, coinvolge il Sole radix della carta di Israele. In questo momento la cometa verrà a trovarsi sotto lo zoccolo sinistro del Toro, qualsiasi cosa possa voler dire questa immagine.
Adesso facciamo un rapido passo indietro, e riprendiamo dall’inizio il cammino di questa cometa, e vediamo che questa passa in concomitanza con le due stelle di massima magnitudine della costellazione dell’Ariete, ovvero Hamal e Sheratan, due stelle che solitamente vanno “lette” insieme. Ora vediamo che proprio il 31 marzo 24, la congiunzione tra 12p e Hamal è talmente stretta da ricordarci una sorta di Kazimi stellare. Hamal nella tradizione ha natura di Marte e di Saturno, e in questo periodo si trova esattamente a 8°00’ del Toro. Hamal è la stella Alfa o di massima magnitudine della costellazione di Arietis, e traduco rapidamente da “the book of fixed stars” di Bernadette Brady: «Tolomeo stabilisce che le stelle della testa dell’Ariete siano della natura di Marte e di Saturno. Robson le associa con la brutalità e con il crimine premeditato. Ebertin elenca Hamal come El Naith e si riferisce ad essa come una stella difficile e causa di pericolo. Rigor fa un ulteriore passo avanti e si riferisce ad essa in relazione a gusti perversi”.
Gambassi dice: «Hamal significa l’Agnello, il piccolo dell’ariete: il suo nome ricorda la simbologia di innocenza e di violenza, di sacrificio e di sangue, di riscatto e di redenzione».
E ancora, riguardo alla sua azione in sinergia con Sheratan, che “vuol dire “il segno”, Al Sharat. Da questo termine deriva Shurta, la polizia, i cui uomini sono muniti di un segno di riconoscimento» (pag45) e congiungendo collegando il significato di questa a quello di Hamal: «anche nella storia moderna troviamo agnelli (Hamal) sacruificali e segni (Sheratan) di riconoscimento: sono le vittime dell’olocausto bellico; e sono i numeri tatuati, i triangoli e le stelle di varui colori usati per distinguere le varie categorie di indesiderati e segnati nell’Europa degli anni ‘4o. Proprio allora pesanti aspetti astrali vertevano su Sheratan e Hamal». (pag 43/44). si riferisce al passaggio di Saturno proprio ai primi gradi del Toro.
Prima di concludere voglio leggere alcuni degli aforismi Cardano riguardo alle Comete. Cardano fu un grande astrologo italiano del 1500 e più volte sono ricorso ai suoi aforismi che si sono sempre rilevati particolarmente esatti, ovviamente con la giusta interpretazione. Quindi iniziamo con aforisma III-117: «Le comete immobili fanno presagire rivolte; le mobili, invece, guerra dall’esterno; se si trovano sui cardini, la morte dei re; nel nono segno, un danno alla religione; nell’ottavo o nel dodicesimo la peste, o la perdita dei prodotti agricoli; nell’undicesimo la morte dei nobili».
Ancora il Cardano V-15: « Una cometa molto luminosa e visibile e per di più veloce e di lunga durata fa presagire il cambiamento di qualche governo».
E, VII-34: «Se si presentano eclissi o comete nei segni di terra, preannunciano carestie in conseguenza della siccità; se nei segni d’acqua, carestie e flagelli causati dall’abbondanza delle piogge; in quelli d’aria venti e rivolte e anche la peste, tuttavia non sempre; nei segni di fuoco le guerre».
In questo caso la cometa fa la sua apparizione in segno di fuoco, abbiamo visto, in ariete, quindi il tema della guerra viene ribadito, e l’eclissi pure si manifesta in Fuoco, quindi troviamo una doppia enfasi su questo stesso argomento di natura bellica.
Ecco. Questi sono i “segni” che il cielo ci manda. Il cielo non è cattivo, anzi, qualunque cosa accada, è volta al bene. Una umanità saggia, certamente, non sarebbe giunta a questo, avrebbe appreso dagli errori passati per non ripeterli, e scruterebbe il cielo per scoprirne le eventuali asperità di modo da poterle organizzare ed affrontare in maniera saggia e oserei dire spirituale. Non è il cielo che è avverso, siamo noi che siamo dei pessimi interpreti dei suoi messaggi.
Magister Ludi