Buongiorno a tutti voi dal vostro Magister Ludi.
Vorrei provare ad anticipare alcune considerazioni su questo gelido inverno in arrivo. Gelido perché le premesse, per quanto riguarda i costi dell’energia, già nel mese di settembre, momento in cui stiamo scrivendo, sono profondamente allarmanti: gas, pellet ed energia elettrica alle stelle, e c’è chi addirittura consiglia di cuocere la pasta a freddo, e gelido perché quanto avviene fa letteralmente gelare il sangue.
Mai, noi cresciuti con Gianni Rodari e Primo Levi, con Bertold Brecht e Boris Vian, con i valori di pace e di uguaglianza sociale di Gandhi e di Martin Luther King, MAI ci saremmo aspettati di trovarci a vivere in tempi così tanto barbari, dove barbaro è il sentire, barbaro è il pensiero, barbari sono i governanti, barbare le loro leggi, e di barbara ignoranza i separativi concetti portanti di questo bassissimo momento sub-culturale che stiamo attraversando.
L’inferno è sulla terra, non vi è ombra di dubbio. Siamo nei tempi dell’imbarbarimento, dell’autunno della cultura e della sensibilità umana, e non si salva nessuno, perché di questo abbrutimento collettivo siamo al tempo sia artefici che artefatto.

Ma andiamo adesso al Cielo interpellare:
Fu il re romano Numa a fissare l’inizio dell’anno al Solstizio d’Inverno, all’inizio del Capricorno. Anche l’Equinozio di Primavera è un ottimo candidato per il capodanno astrologico. Tolomeo per sicurezza consiglia di erigere una carta per ciascuna delle quattro stagioni, e così noi facciamo. Sta di fatto che il Solstizio d’Inverno riveste un ruolo molto importante tra i momenti astrologici.
La prima cosa che salta all’occhio in questa carta italiana, eretta per Roma, la Capitale di quello che resta di questa Italia, è quel brutale Marte, altissimo al Medio Cielo del quale abbiamo già fatto accenno qui, e qui e del quale andiamo ad approfondire. Quel Marte è la chiave di lettura di questo Cielo e di conseguenza di questa ferale stagione. Cosa sta succedendo? Cosa ci sta succedendo? Quale Dio ci ha stregati? Perché sono ormai due anni suonati che viviamo in questa sorta di ipnosi collettiva…
In questi ultimi due anni il lessico militare, e quindi marziale, ci è ormai purtroppo diventato avvezzo, pensiamo a un termine come coprifuoco, utilizzato con estrema nonchalance durante i recenti lockdown. Pensiamo alla militarizzazione della pandemia, alle bare armate, ai lasciapassare, alle macchine della polizia che dai megafoni delle strade deserte ci intimavano di restare a casa. Sono stati anni di educazione alla distanza, al distanziamento sociale come satanico impoverimento dello spirito, killeraggio della solidarietà. L’Avversario, sta in tutto ciò che è separativo, ed è esclusivamente quello il suo linguaggio, ed ogni volta che abbiamo salutato qualcuno con il gomito, ogni volta che abbiamo indossato una mascherina, ogni volta che abbiamo identificato il prossimo come una potenziale e pericolosa minaccia, ci siamo genuflessi in preghiera al demonio, e abbiamo dato un colpo di vanga per scavare la trincea dell’inferno. È così che funzionano le cose sui piani esoterici.
Ecco, a cosa ci siamo abituati e a cosa dovevamo e dovremo abituarci: alla guerra. Abbiamo vissuto un addestramento preventivo e pianificato ed ora, come un bravo gregge ubbidiente ed addomesticato, sappiamo come sbrogliarcela tra lasciapassare e coprifuoco, tamponi e razionamenti, multe e restrizioni, misurazioni delle temperature al supermarket e i bisogni del cane giusto per poter far due passi fuori casa.
Marte lo troviamo in posizione chiave già nel catastrofico cielo dell’Equinozio di Primavera del 2020, coinvolto in quella congiunzione strettissima in Casa XII, la casa delle reclusioni – ora si direbbe lockdown – dentro alla quale si assembravano ben cinque pianeti tra i quali i due malefici, Marte e Saturno, in una manciata di gradi e che coinvolgeva un Giove in caduta in Capricorno ed un nefasto Plutone che danza inquietante nell’ultimo decano del Capro e Dio solo sa cosa saprà combinare al suo ingresso in Aquario. Ne abbiamo accennato qui . Se un astrologo avesse guardato questa carta pure mille anni fa si sarebbe posto la domanda: “Li imprigioneranno tutti?”. Ebbene, è stato fatto.
Nel Solstizio d’Inverno dello stesso anno, il 2020, il rosso malefico lo troviamo coinvolto in una terrificante ed esattissima quadratura con il Signore dell’Ade in persona, dal 23° grado di Ariete al 23° grado del Capro, ed è quello stesso mefitico e demoniaco Plutone ad imporre la Decima1, a condurre la sua macabra e manipolatoria danza. Sembra ieri, che siamo scesi all’Inferno. Non lo dimenticheremo mai.
Insomma, senza voler fare una cronistoria di questo recente e devastante passato, il ruolo violento e costante di Marte è stato primario.
Marte vuol dire violenza, ed alchemicamente il suo metallo è il Ferro, governa Aries che è Fuoco e come il fuoco è Rosso, e quindi è ferro e fuoco. Marte è sangue, è Ares, il Signore della Guerra, e nelle sue manifestazioni è totalmente muscolare, perché Marte non ragiona, Marte è barbaro e vuole soltanto combattere. È il perfetto soldato che esegue senza riflettere. E in questa carta lo troviamo incollato al Medio Cielo, l’autorità costituita, il cosiddetto Potere. Allora, organizzando qualche piccolo aiku con questi due termini possiamo costruire: Marte come Guerra, Medio Cielo come Civile; Marte come Repressione, Medio Cielo come Poliziesca (tenendo in considerazione che Vergine è il segno delle Forze dell’Ordine e che questo segno lo troviamo all’Ascendente, e Mercurio, Governatore di Vergine, è per questo Maestro d’Ascendente e Dispositore sia di Marte che del Medio Cielo. Teniamo questo bene a mente: Mercurio, i media, dispone o dispongono di Marte. Mi pare chiaro, no?
Ma continuiamo con gli aiku: Marte come guerra e Medio Cielo come Stato, quindi in questo modo si può ipotizzare uno Stato che entra ufficialmente in guerra inviando militari, e questa potrebbe essere una delle motivazioni che hanno portato a raffazzonare in fretta e furia questo straccio farlocco di tornata elettorale al fine di legittimare politicamente un intervento che altrimenti non avrebbe trovato legittimazione alcuna. Sono solo congetture, stiamo giocando. Intanto però la nazione resta senza Parlamento, e quindi, vale tutto. Il 16 settembre 22 difatti il Consiglio dei Ministri, ovvero Draghi, ha stanziato 5 milioni per il disastro delle Marche alluvionate e altri 700 milioni per alimentare la guerra in Ukraina, giusto per ricordarci da che parte sta: cinque milioni da una parte e settecento milioni dall’altra.
E intanto, per noi… le sanzioni, che convergono a bolide verso il più devastante disastro sociale, un massacro artatamente premeditato in ogni suo più minuscolo dettaglio consistente nella demolizione controllata di uno Stato se non di un intero continente.
Se, difatti, in una tale sperequazione (5 milioni contro 700) non riusciamo a leggere una perfida intenzionalità finalizzata al più terrificante disastro collettivo, allora vuol dire che l’operazione di smantellamento culturale e di annichilimento delle coscienze è andato a buon fine, e l’analfabetismo dell’anima può finalmente trionfare: lo vogliamo ripetere: stiamo parlando della demolizione controllata di uno stato e di un intero continente, e delle anime e dei corpi dei suoi occupanti.
Questo lo sappiamo tutti, lo percepiamo nel profondo di noi stessi, ma il terrore marziale anche soltanto di immaginarlo, uno sfacelo del genere, ci paralizza, ci obbliga a ripiegare verso interpretazione psicologicamente più accettabili e meno orrifiche; verso la benedizione di una salvifica e benevola dissonanza cognitiva, perché tante volte sarebbe meglio non sapere.
In realtà sappiamo tutti dove andremo a finire, e lo sapevamo fin dall’inizio, e questo, oltre e prima che vittime, fa di noi dei complici, dove non addirittura dei carnefici di noi stessi ed in questo forse risiede la peggiore delle distopie. O forse che non abbiamo alternativa altra che soggiacere e soccombere ad uno strapotere non solo economico e non solo militare ma soprattutto infero e ipnoticamente brutale, che da un sempre immemore, fa di noi umani ciò che vuole, come a dei pupazzi, come a delle bestie d’allevamento. Ed allora non vi è colpa per chi soffre se non la sofferenza stessa, come le vacche, e giustamente “la morte si sconta vivendo”, scriveva Ungaretti. Questo, è questo Marte.
Questa particolare e partile congiunzione ci riconduce alla carta del Solstizio d’Estate, dato che il Pianeta ed il Cardine vengono a collocarsi praticamente nella stessa area celeste, in prossimità di dove in quel cielo trovammo Mercurio, e le ripetizioni in Astrologia sono importanti. Se l’Astrologia è l’arte degli inizi, sono le ripetizioni che ci aiutano ad individuarne gli accadimenti. Nel film Matrix i deja-vu sono delle anomalie di sistema, e tali anomalie, all’astrologo non devono passare inosservate, perché è su di esse che si fonda il pronostico. Le ripetizioni sono tracce, e questa regola sta alla base di ogni disciplina mantica.
ANALOGIE DELLA POSIZIONE DEL MARTE INVERNALE CON QUELLA DEL MERCURIO ESTIVO


Quel Mercurio estivo, come abbiamo visto e previsto, ci ha regalato delle giuste verità, per esempio ora sappiamo con ufficializzata certezza che i farmaci per curare l’influenza c’erano eccome, tanto per dirne una, e che la farmacologia dei protocolli di regime era controproducente, dannosa, e la vigile attesa semplicemente demenziale, se non addirittura criminale, e saranno il tempo, le coscienze ed auspicabilmente la magistratura a stabilirlo. E c’è Speranza. Ora si comincia difatti a parlare ufficialmente di reazioni avverse, e si comincia a dire che i non sierati, i resistenti, sono tanti, si parla di una quindicina di milioni di individui senzienti, un quarto della popolazione, in spudorato contrasto con quanto veniva asserito in precedenza, quindi o Mercurio mentiva prima, o dopo… e l’Astrologia ci dice che mentiva prima.
Queste verità sono affiorate grazie a quel sontuoso Mercurio in domicilio al Medio Cielo ed alla congiunzione dissociata con una Venere altrettanto sontuosa perché in Domicilio in Toro e su quegli stessi gradi. Adesso, in questo prossimo cielo invernale, al posto suo troviamo un Marte che, con ogni probabilità cercherà con qualsiasi mezzo di sedarne gli effetti, di ammortizzarli, di metterli a tacere, di tappagli disperatamente la bocca. Di reprimere. Medio Cielo come potere e Marte come repressione, e questo Marte, lo ripetiamo, si trova in segno di Mercurio, e quindi da esso è disposto, e Mercurio oltre ad essere Maestro d’Ascendente è pure il Signore del Medio Cielo, quindi, letteralmente, dispone di Marte, e quindi Mercurio come media che dispone di Marte come repressione non può che suggerirci un inasprirsi della censura, o del fact-checking come si usa dire oggi. L’Inglese è una lingua che rende cool qualsiasi porcheria.
RETROGRADAZIONE DI MARTE
E Marte in questo periodo lo troviamo in retrogradazione. La retrogradazione consiste di un movimento apparente per il quale un punto celeste appare appunto muoversi al contrario. Astrologicamente si tratta di una debilitazione.
Il rosso inizia la sua lunga retrogradazione il 30 ottobre 2022 alle 13:22 GMT dal 26° grado dei Gemelli, e tornerà diretto il 12 gennaio 2023 dal grado 8° dei Gemelli, grado dal quale si misura la sua fase umbratile, ovvero la fascia di zodiaco che comprende l’intera fascia di retrogradazione, da prima che questa inizi. In questo caso se la retrogradazione si conclude al grado 8° Gemelli, quel grado segna l’inizio alla fase umbratile del pianeta, e tutti i gradi compresi in quella fascia, diventano quindi particolarmente rilevanti anche quando il pianeta esercita il suo moto diretto precedente alla fase di retrogradazione. Possiamo parlare di fascia di retrogradazione o di fascia umbratile2.

Quindi Marte sostava diretto su questo stesso grado 12 Gemelli il 10 e l’11 settembre del 2022, due giorni prima, o un grado prima, della ufficializzazione della morte di Elisabetta II, e siamo all’inizio della sua fase umbratile. Ed ancora quindi quel dodicesimo grado dei gemelli ha a che fare seppure indirettamente con la fatidica data dell’11 settembre 2001, in prossimità del 14° grado sul quale allora si trovava Saturno.
Marte transiterà nuovamente a 11:21 Gemelli il 5 febbraio del 2023, giorno di Luna Piena. Questa è una data da tenere quindi in doppia considerazione a causa la concomitanza della sizigia. (La sizigia consiste nella congiunzione o opposizione dei due luminari, Luna Nuova o Luna Piena). La carta eretta per quella fase lunare sarà particolarmente importante.
Stiamo semplicemente raccogliendo del materiale, non intendiamo affatto dire che il 5 febbraio prossimo venturo possa verificarsi alcun evento analogo a quello del famigerato 11 settembre, ma vogliamo indicare quei giorni e soprattutto quella lunazione che da quella data esatta inizia la sua fase calante, come particolarmente importanti.
Ancora, questa congiunzione Marte-Medio Cielo, così tanto esatta, è altrettanto esattamente congiunta con l’asse regale Aldebaran Antares, un asse stellare particolarmente bellicoso, quando sollecitato da Marte. Insomma, le indicazioni che vertono verso una saturazione violenta e percussiva (Marte=martello) sono tante.

Al fondo di questo tremendo asse, troviamo la Luna in stretta opposizione applicativa a Marte, con meno di tre gradi di orbita. Luna è argento, e quindi denaro, e non è un caso che il suo luogo di esaltazione sia il Toro, segno legato alle finanze. In francese l’argent è il denaro, e l’argento è il metallo alchemico legato al luminare notturno. Non è una Luna ben messa, quindi, ma è sostenuta dal trigono di Giove.
Poi, Luna come nutrimento…
TRANSIZIONE AUTUNNO INVERNO E CERERE
D’altra parte, la situazione sociale dalla quale defluiremo dal prossimo Autunno verso l’Inverno rischia di essere tale da non lasciare posto ad altro pronostico se non a quello delle rivolte sociali. Quei gradi al Medio Cielo già secondo Rudhyar sono gradi di rivolte sociali (e rimandiamo ai nostri video), e per quanto riguarda le scorte di approvvigionamenti, la precedente carta autunnale è già di suo particolarmente esplicita, e se ne è parlato qui parlando dell’asteroide Cerere in congiunzione alla Luna e della Casa II della carta autunnale, e rimandiamo a quell’articolo.
Luna alla cuspide dell’Imum Coeli e Sole in piena Casa IV fanno pensare allo Stato ed alle sue fondamenta. Casa IV è la Patria, la Nazione nel suo significato più strutturale ma al contempo più ancestrale, quindi anche riguardante i costumi e le usanze, e Casa IV è altresì le fondamenta, il Cardine inferiore del cielo all’opposizione del Medio cielo come struttura, armatura muratoria, quindi quel Marte in quella posizione medioceleste e quei pianeti al Fondo del Cielo fanno pensare ad una destrutturazione o a probabili problemi strutturali della costruzione statale e sociale.
Per dare qualche ulteriore ragguagli riguardo a questo asteroide che non da tutti è conosciuto, citiamo dal Bezza che a sua volta cita San Zeno di Verona: «Il grande dio della Vergine è Demetra, o Cerere, “potenza trasformatrice che sviluppa, dal nucleo vitale, l’anima elementare. Simbolizza il rinnovamento della sostanza e della vita cosmica, ovvero tutto ciò che evolve e che riappare sotto una nuova forma dopo il compimento di ogni ciclo. È un principio di reincarnazione. La semenza sparsa sulla terra ricostruisce la pianta da cui è uscita, con un sapere accumulato rappresentato dal paniere di Cerere”»3.
Ora, in questo gelido invero, questa Ceres, dea romana delle messi, la troviamo al grado critico equinoziale di 0° Libra all’esatta opposizione con Giove a zero Ariete e in perfetta ed ovvia quadratura con il Sole a zero Capricorno. Tre dei quattro cardini sono coinvolti in questa durissima ed esattissima croce a T.
Quindi, Cerere, l’asteroide ex pianeta che simboleggia le derrate alimentari, il grano in ogni sua forma lessicale e per estensione la grana, sul grado dove nel precedente Equinozio d’Autunno si congiungevano il Sole con un Mercurio retrogrado e combusto, si oppone adesso a un Giove in Ariete, segno belligerante. Ora, Cerere come nutrimento e Giove come gas, essendo il pianeta stesso composto principalmente di gas… e siamo liberi di congetturare. O saranno proprio i prezzi degli approvvigionamenti e le salatissime bollette a fare da innesco al detonatore di questa bomba civile che ci sta per scoppiare in casa? Fame e Freddo. È in questo modo che iniziano le guerre civili, ed è sempre in questo modo che i regimi le organizzano e si tolgono le cosiddette castagne dal fuoco. Stiamo in campana.
TRIGONO VENERE URANO

Il Trigono Venere-Urano è un aspetto di speranza (Venere verde speranza e Urano cielo speranza) e possibilmente si spera in aiuti economici: Venere significatore di Toro e quindi economia, al Trigono con Urano in Toro e quindi ancora, economia, aiuti provenienti da Europa (Urano=Europa potremmo dire Eurano) dei quali si potrà diffidare data la quadratura separativa (e quindi pregressa) tra Urano e Saturno, il quale in questo aspetto è orientale, si dice: impone la decima ed è quindi predominante, e per questo, mai fidarsi…
O forse che quel Trigono di Venere come soldi verso Urano in Toro in Casa IX=estero, vorrà dire ancora soldi inviati all’estero? Ricordate Urano=uKraIno? https://www.pantaura.it/autunno-2022-michele-il-drago-e-le-elezioni/ È forse assai più probabile questa seconda ipotesi, o forse vedremo la realizzazione di entrambe, una sorta di fasulla elemosina proveniente dall’Europa e profonde iniezioni di denaro italiano verso le casse militari di uno stato lanciato in una guerra che non ci appartiene e che non può che distruggerci. Ma questo lo sanno anche i sassi.
SUL TRIGONO LUNA GIOVE

Comunque, ulteriore elemento di speranza (in senso buono) lo troviamo in quel Trigono separativo tra Luna e Giove, che essendo separativo, ovvero già avvenuto dal momento che Luna, più veloce, ha già superato l’aspetto, potrebbe indicare che comunque la struttura familiare e sociale che da sempre distingue e protegge il popolo italiano, riuscirà nuovamente e sempiternamentea venire in autosoccorso. L’italiano sa benissimo che aiutati che Dio t’aiuta.Dell’arrangiarsi l’italiano è artista e la famiglia è la sua risorsa fondamentale, e pertanto va strenuamente protetta.
Luna e Giove nei loro scambi più fulgidi spesso hanno a che fare con abbondanza e nutrimento, e sebbene minacciata da una imminente opposizione con Marte (l’aspetto è applicativo), gli italiani hanno in gran parte provveduto ad arrangiarsi (il Trigono con Giove è separativo), quindi chi ha comprato la legna per l’inverno, chi ha riempito dispense, e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra…
PALLADE E POLLUCE
Già, perché attenzione! Pallade sta con Polluce in un abbraccio stretto al grado. Pollux è una delle stelle dette di Hermes o di Beibenia, (i cuori delle principali costellazioni), e se ne parla come di una stella di aggressività e di violenza. La troviamo quindi congiunta allo scudo di Pallade, dea guerriera, Donne guerriere ce ne sono in abbondanza in questo periodo storico. Basta scegliere, tante ve ne sono ma nessuna Jeanne d’Arc… purtroppo. Trovandosi in Cancro, questa congiunzione è disposta da una Luna penalizzata dalla Opposizione marziale e si oppone alla congiunzione Mercurio Pluto in Capro.

Luna, come nutrimento, che già nella carta di Equinozio d’Autunno troviamo congiunta a Ceres e ne abbiamo già detto, e che in quel caso era penalizzata dalla disposizione di un Sole preoccupato più a bruciare un Mercurio retrogrado che non a sostenere nel nutrimento, ora la troviamo come conseguenza alla opposizione con Marte, che farebbe pensare ad un popolo affamato (Luna al Fondo Cielo) che lotta (Marte) contro l’autorità costituita (Medio Cielo) o che da questa viene militarmente repressa.
Inoltre Luna governa casa XI, le elezioni, e si potrebbe ipotizzare che il risultato elettorale possa avere a che fare con questa situazione planetaria. Forse un elevato assenteismo, forse malcontento popolare per il risultato elettorale, forse un ulteriore governo tecnico…
I SABIANS
Come ben sa chi ci segue, a noi piacciono i Gradi Sabiani, e particolarmente quelli rivisitati dal grande Dan Rudhyar, e dal momento che con la carta di Solstizio d’Estate ne abbiamo potuto constatare l’efficacia, andiamo a vedere cosa suggeriscono con il loro linguaggio puramente oracolare, prendendo in esame questi due gradi toccati da Marte e Medio Cielo, il dodicesimo gemelli, e quello del fondo cielo, il dodicesimo sagittario. Dunque:
12° Gemelli:«Una giovane negra (non erano tempi di politicamente corretto NdR) lotta per i suoi diritti civili. La necessità di rifiutare e superare ciò che resta di un passato nefasto. Volontà di indipendenza». Sembra puntuale e verosimile. Quel Marte, quell’esubero di muscolare violenza, vuole indipendenza, vuole spazzare un passato nefasto e lo vuole fare con le armi di Marte, ovvero con le armi tout court. Il grado parla di minoranze (una negra… sic!), parla di diritti civili… insomma, attinente.
12° Sagittario, Imum Coeli:«Una bandiera si trasforma in aquila, poi in gallo che saluta col suo canto il sorgere del sole». Molto ambiguo questo grado. Una bandiera che si trasforma sta sempre ad un cambio di potere. Cambiare bandiera, o è disfatta o tradimento. Ma alla fine vi è un sole che sorge, un’alba radiosa, un lieto fine.
L’Albania ha un’aquila nella sua bandiera, e in questo periodo è sede di scaramucce con i serbi, mentre riguardo al gallo può venire in mente la Francia, e sarà forse questa che col suo canto, (la Marsigliese?) saluterà il sorgere di un nuovo tempo? Sto cercando di essere ottimista. L’aquila è un simbolo di potere, la troviamo nelle antiche bandiere tedesche, austriache… tante… l’aquila di mare dalla testa bianca è il simbolo degli Stati Uniti. Inoltre astrologicamente l’Aquila corrisponde al segno dello Scorpione, mentre il Gallo all’Ariete, i due segni di Marte, del quale abbiamo ampiamente discusso.
SAMAEL
Samael è l’Arcangelo di Marte, è la mano destra di Dio, la spada della Giustizia ed Arcangelo della Sephirah Gevurah, che vuol dire Forza, Rigore, e nella tradizione angelologica non è di certo uno che ci va per il sottile o che le manda a dire, e quando arriva, raccoglie, perché lui è l’Angelo della Morte (Marte=Morte, per consonanza fonetica), ma come ogni Arcangelo, viene per riparare, ed è pure grazie al suo operato che da questo baratro forse un giorno non troppo lontano potremo sollevarci.
Prima di concludere vorrei citare un Maestro:
Scriveva già nel 1996 il grande André Barbault, a proposito della profonda crisi che ha avuto inizio nel 2020: «Ci si potrebbe raffigurare l’Europa come minata da forze profonde, corrosa da un male particolare, immersa in un periodo di glaciazioni. Tutto ciò assomiglia a una malattia, se non a un intervento chirurgico subito alla cominità europea»4.
E su l’Astronomie nel 2012: «E potremmo essere seriamente minacciati da una nuova pandemia alla soglia del 2020-2021, nel punto più basso dell’Indice Ciclico di tutto il ventunesimo secolo, con in quintetto dei pianeti lenti raccolti in un centinaio di gradi, mentre una congiunzione Giove-Saturno-Plutone può più specialmente, e anche specificamente, essere adatta alla “trama” di questo squilibrio. Resta il fatto che questa configurazione può anche trasferire il suo nucleo di dissonanze nel campo delle catastrofi geofisiche, senza risparmiare da ultimo la scena degli affari internazionali, Natura e Società venendone colpite indiscriminatamente»5.
Ma per citare nuovamente il Rudhyar, vi è «un gallo che saluta col suo canto il sorgere del sole»6, nella visione del grande astrologo francese, nella quale parla del periodo «2025-2030: [come] Il periodo migliore del secolo! Si ritrovano insieme tutte le condizioni che danno una spinta prodigiosa alla storia, condotta alle supreme vette. Quale felice odissea ci è riservata? Nel 2026 nove cicli su dieci sono ascendenti, facendo volare alto l’indice ciclico nel 2029 con un eccezionale groviglio di aspetti armonici […]. Significa che la nuova civilizzazione mondiale, i cui albori si sono visti attorno all’anno 2000, spicca ora un gran volo. Quest’ingresso nel secondo quarto di secolo porta il sigillo del compimento di una nuova età dell’umanità. […] regna un genio creativo trionfante, che conduce a un’apertura vertiginosa del progresso umano […] Con un’economia prospera e una cooperazione pacifica, vi sono i presupposti perché si possa vivere davvero bene. La posizione centrale e armoniosa della congiunzione Saturno-Nettuno è soprattutto espressione di una promozione degli strati inferiori della popolazione mondiale, di una sensibile elevazione del livello di vita dei diseredati, di una vittoria sulla miseria, guadagnata attraverso una solidarietà senza precedenti. Vi è in ciò una sorta di spirito di crociata che suscita una visione comunitaria rinnovata o che genera una nuova ideologia messianica(stiamo buttando le fondamenta adesso! NdR). Si immagina un’umanità liberata dalla guerra e conquistata dall’utopia di una fratellanza fra uomini e da un ideale di riunificazione del mondo»7.
Non è quanto in embrione stiamo già vedendo affiorare da questo drammatico momento che stiamo attraversando? Ripetiamo: Una vittoria sulla miseria, guadagnata attraverso una solidarietà senza precedenti e una sorta di spirito di crociata che suscita una visione comunitaria rinnovata.Stiamo davvero assistendo agli albori di una società nuova, partecipata, solidale, guarita da una malattia che ne ha minacciato lo spirito ma non lo ha trafitto e anzi ne ha rinnovato la vitalità, e non sto parlando di una malattia del corpo. A questo dobbiamo puntare tutti insieme. L’unione fa la forza, e il tutto è superiore alla somma delle parti, non vi è altra scelta e non vi è altra via. Se ci crediamo, schiacceremo i Draghi con le lance dei nostri cuori.
Desidero a questo punto chiudere, quasi come fosse uno scaramantico monito, una scultura apotropaica di quelle che si ponevano in testa alla nave per scongiurare l’ira degli dei del mare e per spaventarne le mostruose creature, Leviatani e Draghi, con una poesia di Salvatore Quasimodo, da “La vita non è sogno”:
IL MIO PAESE È L’ITALIA8
Più i giorni s’allontanano dispersi
e più ritornano nel cuore dei poeti.
Là i campi di Polonia, la piana di Kutno
con le colline di cadaveri che bruciano
in nuvole di nafta, là i reticolati
per la quarantena d’Israele,
il sangue tra i rifiuti, l’esantema torrido,
le catene di poveri già morti da gran tempo
e fulminati sulle fosse aperte dalle loro mani,
là Buckenwald, la mite selva di faggi,
i suoi forni maledetti; là Stalingrado,
e Minsk sugli acquitrini e la neve putrefatta.
I poeti non dimenticano. Oh la folla dei vili
dei vinti dei perdonati dalla misericordia!
Tutto si travolge ma i morti non si vedono.
Il mio paese è l’Italia, nemico più straniero,
e io canto il suo popolo e anche il pianto
coperto dal rumore del suo mare,
il limpido lutto delle madri,
canto la sua vita.
(Salvatore Quasimodo)
A 27:05 del video parlo dell’opposizione luna marte in rapporto ai risultati elettorali. Faranno fuori la meloni?
1In un aspetto di quadratura, ovvero quando due pianeti si trovano a 90° gradi tra di loro, quello più orientale è quello predominante e si dice che impone la decima, ovvero si trova a dieci case di distanza dall’altro.
2Un pianeta è detto umbratile, quando in moto diretto si trova ad attraversare la fascia di umbratilità che ripercorrerà per moto retrogrado. Quando tornerà diretto, porterà a compimento quanto in quei gradi è stato posto in fase di inseminazione, pertanto quanto accade su quei gradi durante la fase umbratile è particolarmente importante, ed ha valenza monadica.
3 San Zeno di Verona, Tractatus XLIII, 263, in P. Migne, Patrologiae cursus completus series latina – Giuseppe Bezza – L’Astrologia, storia e metodi – Teti Editore – Milano – 1980 – p. 119
4 André Barbault – l’Astrologia e l’avvenire del mondo – Xenia Edizioni – Milano – 1996 – p. 184.
5 Linguaggio Astrale – Autunno 2021 Anno LI – n. 4 – p. 36.
6 Da “Astrologia della personalità” di Dane Rudhyar
7André Barbault – l’Astrologia e l’avvenire del mondo – Xenia Edizioni – Milano – 1996 – p. 184-185.
8Salvatore Quasimodo – Tutte le poesie – Edizioni Mondolibri – Milano – 1997 – p. 157.
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