MARTE, URANO, IL DRAGONE E LA CRISI DI TAIWAN

CRISI DI TAIWAN ALLA LUCE DELLA CONGIUNZIONE MARTE URANO COL DRAGONE

Nel sesto capitolo del Sepher Yetzirah compare una misteriosa creatura definita con il nome di Teli. Così lo descrive il Sepher: «Il Dragone nell’Universo come un Re nel suo Trono; la Ruota (o Zodiaco) nell’Anno come un Re nella sua città; il Cuore nell’Uomo come un Re in guerra»1.

Il Dragone al quale fa riferimento l’antico testo cabbalistico, altro non è che l’Asse Nodale che taglia al diametro il cielo zodiacale dando vita al Ciclo Nodale detto di Saros della durata di diciotto anni. I due punti al diametro che vengono appunto denominati Testa e Coda del Drago, o Caput et Cauda Draconis per l’astrologia cosiddetta classica, o ancora Rahu2 e Ketu per l’astrologia indiana, corrispondono ai Nodi Lunari Ascendente e Discendente, o Nord e Sud dell’astrologia occidentale, e procedono nel cielo per moto retrogrado, e quindi in senso contrario al moto degli altri pianeti, quasi volessero affrontarli in combattimento.

Sebbene noi occidentali li chiamiamo più asetticamente Nodi Lunari, privilegiandone i significati astronomici ma depauperandoli della simbologia del mito, il riferimento simbolico al Dragone non solo è estremamente suggestivo, ma vitalizza e visualizza quel simbolismo che diventa non solo utile ma addirittura necessario ai fini interpretativi di un cielo. Non dimentichiamo che l’astrologia vive di simbolismo e che parla, si racconta e si descrive per immagini: i volti, i decani, le bizzarre e fantasmagoriche figure animali che popolano il cielo… tutto è immagine, tutto è visualizzazione simbolica, quando ci si riferisce al cielo.

E così, in questo turbolento cielo augustino, si fondono in un’unica figura, l’immagine del Dragone nodale con Long, il dragone cinese. Perché la Cina è rappresentata astrologicamente dal Dragone.

E difatti, in perfetta concomitanza celeste con la violenta e bellicosa congiunzione Marte Urano con il Teli del Sepher Yetzirah (l’Asse nodale, il Dragone), ecco che questa simbologia si concretizza e si rende attiva, si incarna (Marte) nel teatro degli umani, ed astrologicamente si esplicita nella simbologia di Marte come Guerra e Urano come Fredda, perché di Marte, si sa che è il Signore della Guerra, ed il gelido Urano, il moderno governatore del più gelido dei segni: l’Aquario. Sì, Marte Urano come guerra fredda. Ci sta, con tanto di revival dei due blocchi: Euroatlantisti da una parte e Sinorussi dall’altra, sembra di essere ritornati ai bei tempi della crisi dei missili a Cuba. Marte come Guerra e Urano come Fredda, perché l’Astrologia, oltre ad essere linguaggio, è lessico.

E che questa congiunzione che muove un ciclo della durata di un paio di anni veda la luce sull’asse del Dragone, la Cina, beh questa è una precisa e straordinaria coincidenza, o un esatto sincronismo, considerando i tempi, e ci fa capire quanto valore abbia il simbolo, l’immagine, il disegno del destino.

Sono momenti delicati, Pelosi, verrebbe da dire, perché anche un nome è un simbolo per l’Ermetista, anche il nome lavora al Disegno, e la lingua degli uccelli, la langue des oiseaux degli antichi alchimisti, è una lingua viva, ed è l’Universo stesso a parlarla, anzi, a cantarla!

… E la povera Nancy, che si trova con quel terrificante stellium in Toro proprio su quei gradi torturati dalla potente congiunzione di transito di questi giorni, è la vittima sacrificale di quella sprezzante e smargiassa manovra messa in atto dai suoi stessi burattinai, per portare destabilizzazione su un territorio e su una situazione che erano già di loro sufficientemente ammorbati e con i nervi a fior di pelle. Perché guardate come la congiunzione Marte Urano Nodo si va a collocare praticamente in testa allo stellium della Pelosi al Medio Cielo in Toro – Povera Nancy, basterà quel solo Giove di transito sul tuo Sole radix in Ariete a non farti fare a pezzi dagli eventi? Soprattutto ora che sta retrogradando! Riuscirà la nostra intrepida eroina ad infilare il dito nella piaga infetta e a girare, girare, girare?

Si sa, gli americani sanno come buttare benzina sul fuoco, e la Storia ci insegna che quando il Sole passa su questi primi due decani del Leone, il popolo dei cowboys, dei rednecks, riesce a dare il peggio di sé, vero Hiroshima? (6 agosto 1945) vero Nagasaky?(9 agosto 1945).

Eppure quella stessa storia, dovrebbe insegnarci ancora qualcos’altro, quantomeno che il 3 gennaio del 1939 Urano si trovava a 14° grado Toro, pressappoco dove si trova ora, e riceveva l’opposizione indovinate da chi? Proprio da questo stesso rosso e sanguinario Marte, solo che questa volta in Scorpione, ma comunque sullo stesso asse: Toro Scorpione. Ora, chi ci troviamo, stretto stretto appiccicato al grado a quella stessa congiunzione, abbarbicato come un’asfissiante edera malefica, chi ci troviamo? Indovinato, l’Asse Nodale, questo stesso Dragone di cui sopra. Questa configurazione, nella Storia, si è già manifestata. Da lì a poco scoppiò la Seconda Guerra Mondiale.

Compreso l’odierno Plutone al diametro di allora – perché ad oggi Pluto si trova alla esatta opposizione degli anni che precedettero la Guerra – ecco che certe simbologie ricorrono in maniera inquietante.

Detto questo staremo a vedere. Fatto sta che chi ha il grilletto sul Winchester, pare abbia davvero una voglia matta di premerlo.

Ma noi cercheremo con ogni anelito dell’Anima di boicottare questo disegno perverso, e ci riusciremo, perché non è nella guerra, ma è nel pane spezzato che siede l’Angelo.

Vogliamoci bene.

Un abbraccio da Nello Rubino da Panormo.

1Savino Savini – Sefer Yetsirah – Carabba Editore – Lanciano – 1938 – p. 42.

2Rahu è il nodo lunare ascendente, il nodo nord.



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